Notizie e comunicazioni

02/12/2022

Novità 2023 sui Bonus Edilizi e per i professionisti

Ora che la Manovra è legge, vediamo quali sono le novità per i professionisti e quelle su alcune delle agevolazioni per gli interventi edilizi per l’anno finanziario 2023, tra modifiche, proroghe e conferme.

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Legge di Bilancio 2023 in Gazzetta

Dai primi testi circolati, la nuova Legge di Bilancio sembrava non introdurre novità sui Bonus Edilizi (nella prima bozza del disegno di legge, ad esempio, non si faceva in alcun modo menzione del Superbonus). Con l'arrivo dei numerosi emendamenti, però, le cose sono velocemente cambiate.
Vediamo quindi quali sono le novità su alcune delle agevolazioni per gli interventi edilizi e quelle che riguardano i professionisti, tra modifiche, proroghe e conferme.

Superbonus condomini, miniproroga CILAS

Alla fine le novità tanto chiacchierate sulla CILAS sono confluite nella legge di Bilancio. Il testo fin qui circolato prevede di spostare in avanti, al 31 dicembre 2022, solo il termine per la presentazione della CILAS per i condomini veri e propri, ossia per gli edifici con più proprietari, a patto che la delibera con il via libera ai lavori sia stata approvata entro il 18 novembre (data di entrata in vigore del decreto Aiuti quater). In caso contrario resta come riferimento la data del 25 novembre.

Bonus Mobili ed Elettrodomestici

Colpo di scena sul Bonus Mobili ed Elettrodomestici: il tetto di spesa previsto per il 2023 non sarà di 5 mila euro come stabilito dalla Legge di Bilancio dell’anno scorso, ma salirà a 8 mila euro.

Lo stabilisce un emendamento approvato in commissione Bilancio, che conferma che il Bonus Mobili verrà prorogato per gli anni 2023 e 2024, ma con un tetto di spesa di 8 mila euro per il 2023 (e non di 5 mila come già previsto dalla precedente Legge di Bilancio). Si riduce così il taglio rispetto ai 10 mila euro del 2022. Il tetto di spesa resta invece confermato a 5 mila euro per il 2024.

Bonus 75% Barriere Architettoniche

Come sappiamo, la Legge di Bilancio 2022 aveva introdotto una nuova agevolazione: quella del 75% per gli interventi finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche. Ora la Legge di Bilancio 2023 la proroga fino al 2025.

Fino al 31 dicembre 2025 quindi gli interventi direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche su edifici esistenti potranno godere di un’agevolazione del 75% che potrà essere utilizzata direttamente in dichiarazione dei redditi, in cinque quote annuali di pari importo, oppure mediante le opzioni alternative (sconto in fattura e cessione del credito).

Bonus IVA case green

Torna dopo qualche anno la detrazione del 50% dell'IVA per l'acquisto di immobili in classe energetica A o B. Sulla base delle indicazioni date a suo tempo (2016) dall'Agenzia delle entrate, il bonus sull'IVA sarà cumulabile anche con le altre agevolazioni sugli acquisti di immobili ristrutturati da imprese, come pure sui costi di realizzazione dei nuovi box di pertinenza in vendita insieme alle abitazioni.

Regime forfettario a 85 mila e Flat Tax incrementale

Con la nuova Legge di Bilancio per il 2023 la soglia di ricavi e compensi che consente di applicare un'imposta forfettaria del 15% sostitutiva di Irpef, Irap e Iva, è stata innalzata a 85 mila euro, dai 65 mila attuali.

Con l'aumento della soglia è stata introdotta una "tagliola anti-evasione", un meccanismo di espulsione dal regime forfettario per chi "gioca" con fatturati e redditi. Il meccanismo attuale, infatti, consente alle partite Iva di sforare la soglia dei 65 mila euro senza subire ripercussioni fiscali immediate. Dal 2023, invece, chi avrà compensi o ricavi superiori ai 100 mila uscirà immediatamente dal forfettario, senza aspettare l'anno fiscale seguente (e dovrà anche emettere fatture Iva).

Chi invece supererà la nuova soglia degli 85 mila, ma restando sotto ai 100 mila, uscirà dal regime forfettario a partire dall'anno successivo, quindi dal 2024. Introdotta poi una Flat Tax incrementale.

Caro energia

Con un comunicato stampa emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato reso noto che con la Legge di Bilancio 2023 viene confermata l'eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.

Inoltre, per l'anno 2023, è previsto il Bonus Sociale Elettrico e Gas. Ovvero sono ammessi alle agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati e alla compensazione per la fornitura di gas naturale, i nuclei famigliari con un ISEE valido nel corso dell'anno 2023 pari a 15 mila euro.

IVA pellet al 10%

Per andare incontro alle famiglie che utilizzano il pellet come fonte di riscaldamento domestico e che stanno riscontrando difficoltà a causa dell'aumento dei costi, nel 2023 l'aliquota IVA si riduce al 10% per il pellet, in luogo dell'aliquota ordinaria al 22%.

Inoltre l'IVA si riduce al 5% per i consumi associati al teleriscaldamento relativi al primo trimestre dell'anno.

Agevolazioni prima casa giovani under 36

Prevista una proroga al 31 dicembre 2023 per l'agevolazione per l'acquisto prima casa per under 36.

Ricordiamo che tale agevolazione è stata introdotta dall'art. 64 c. 6-8 del D.L. 73/2021 (Decreto Sostegni-bis) che ha previsto l'esenzione da imposizione per le compravendite (compresi gli atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà, dell'usufrutto, dell'uso e dell'abitazione) di prima casa (non di lusso) e per il mutuo stipulato per il relativo finanziamento, per le stipule:

Rinegoziazione mutui a tasso variabile

Per quanto riguarda invece i mutui, con la Legge di Bilancio 2023 i mutui a tasso variabile potranno essere rinegoziati passando al fisso, ma solo se fino a 200 mila euro, con Isee fino a 35mila euro e senza ritardi nei pagamenti.

Limite contante

Nel testo viene disposto che a partire dal 1° gennaio 2023, la soglia per il pagamento in contanti è innalzata da 1.000 a 5.000 euro.

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